Uno sguardo sulla vita di Flora Crosara

Uno sguardo sulla vita di Flora Crosara, edito da Letteratura Alternativa Edizioni è un omaggio alle donne, alla loro forza e al coraggio di amare e imparare a essere, finalmente, se stesse.

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Uno sguardo sulla vita di Flora Crosara - Letteratura Alternativa Edizioni, 2020
“Ho letto e appreso che visualizzare i desideri con forza, credendoci, contribuisce a renderli reali e mi sono convinta di questo fatto.”

Sono donne, ma prima bambine e poi fanciulle le protagoniste della raccolta di racconti di Flora Crosara, tante Kore che inaspettatamente la vita fa precipitare giù nell’Ade, a esplorare una dimensione più oscura della realtà fino a quel momento vissuta. Una realtà fatta spesso di rinunce, fatiche e dolori soffocati. Figlie di una generazione che ha dovuto guadagnarsi le conquiste con sacrifici, figlie di una educazione rigida, figlie di affetti mancati, che crescono spesso come madri anaffettive, madri che non hanno mai conosciuto l’età della spensieratezza o il desiderato vero amore.

La raccolta è dunque la storia di un femminile che sboccia lentamente lungo la strada della vita e dispiega i suoi petali sotto i raggi dell’età matura, facendo spazio a nuove speranze.

«Il suo cuore non sanguinava più, aveva una ragione di vita in cui credere. Stare accanto alle persone che soffrono talvolta è un po’ terapeutico per chi ha sofferto (…) C’era posto per la speranza e a essa Maddalena si apriva con tutta l’anima, in un “forse” che lasciava spazio a nuovi, possibili scenari.»

Quelle raccontate dall’autrice sono storie che mettono in luce la complessità della relazione femminile. Sono le stesse donne a inimicarsi spesso fra di loro, nella costruzione di legami ambigui e difficili da ricucire, di ire da sciogliere in lacrime e ritrovati sorrisi.

Sono storie di brave bambine che covano rabbia, inconsapevoli di possedere un paio d’ali per spiccare, prima o poi, il volo.

«Che brava bimba! Così educata, tanto a modo, silenziosa… Gioca senza disturbare!” Commentavano le amiche della mamma in visita per il tè, ma anche le persone che frequentavano la casa la consideravano un angioletto. Lo era diventato, sì, un angioletto infelice e privo di ali.»

Sono storie in cui l’autrice rivela una attenzione particolare per i sentimenti più puri che risiedono nel cuore di anime innocenti, in particolar modo verso il mondo dell’infanzia, quando emergono reazioni eccessive spesso incomprese dagli adulti, sentimenti sconosciuti alle stesse piccole vittime.

«Lasciare una persona cara è sempre stato per me una cosa bruttissima. Ricordo certe mattine, davanti al portone della scuola quando dovevo salutare la mamma, che andava a lavorare: pensavo che non l’avrei più rivista e dunque sarei rimasta sola. Allora ero presa dalla disperazione, piangevo, poi mi vergognavo di fronte ai compagni. Inventavo scuse come “piango perché un gran mal di pancia”, oppure “ho una gran tristezza e non so perché”; però era tutto finto perché io, Gaia, conoscevo benissimo la causa del mio male, ma non potevo dire la verità: avevo nostalgia di mia mamma e paura che lei non tornasse a prendermi! Mi avrebbero presa per una matta. E io mi vergognavo, tanto!»

Sono storie di un femminile negato, quando ancora la parte Anima, intesa in senso junghiano, non viene riconosciuta come lato inconscio nel maschile. Sensibilità, creatività ed empatia sono prerogative che vengono da sempre attribuite esclusivamente alla donna, portando l’uomo a rinnegare questa parte interna di apertura, più luminosa.

«Dai, dottore”, esplose Fabrizio con la sua voce tonante, leggermente incrinata dalla commozione, “lo sai, vero, che anche quel genio di Freddy Mercury era omosessuale? E pure Saffo, la grande poetessa! Che c’è di male? Tu da ora sarai per tutti soltanto il dottor Amos, genio del bisturi. E io sono fiero di averti come amico”. Bastarono le parole di quel padre, che aveva rischiato di perdere suo figlio, per comprendere quanto non sia la condizione sessuale a determinare il valore di una persona. Servirono a sancire una profonda verità: sono le idee che stanno nella nostra testa a determinare i pregiudizi, ognuno può contribuire a costruire un mondo migliore, diverso da quello condizionato e condizionante in cui, purtroppo, spesso viviamo.»

Uno sguardo sulla vita è un esordio istintivo e appassionato, condito spesso da note sentimentali e caratterizzato da un ritmo narrativo che perde di intensità negli epiloghi, a volte frettolosi.

I racconti dell’autrice astigiana Flora Crosara sono, infine, storie intrise di un simbolismo inavvertitamente potente, come quello delle immagini acquatiche. La paura per l’acqua, che appare minacciosa, ritorna spesso come una costante nella vita delle protagoniste. L’acqua ingoia, l’acqua trascina lontano, l’acqua fa smarrire dalle certezze costruite che alla prima ondata crollano e si rivelano in tutta la loro inconsistenza.

E così sono le donne, tante onde che si infrangono, ora dolcemente, ora ferocemente, sugli scogli della vita, smussando o affilando la roccia di una corazza che secoli di storia ha cucito loro addosso.

Scheda del libro

Uno sguardo sulla vita di Flora Crosara. Letteratura Alternativa Edizioni, 2020Autore: Flora Crosara

Genere: Narrativa

Casa editrice: Letteratura Alternativa Edizioni

Pagine: 168

Prezzo: Euro 13,90

ISBN: 978-88-31468-13-8

L’opera in copertina “Donne” è dell’artista Pablo T

Chi è Flora Crosara

Flora Crosara. Uno sguardo sulla vita. letteratura Alternativa Edizioni, 2020Ex-insegnante di educazione fisica  e  specializzata di sostegno per 43 anni, da quando è in pensione coltiva con maggior cura la sua passione di sempre: scrivere. Attraverso le sue storie  racconta sentimenti e ideali comuni, offrendo la possibilità di ritrovare un po’ di sé e a volte riconoscersi. Moglie e nonna felice, ama la vita e crede che rimanere fanciulli dentro ci aiuti a godere della spensieratezza e della limpidezza infantile.
“Uno sguardo sulla vita” è il suo esordio con Letteratura Alternativa Edizioni, 2020.