Rosso tulipano di Cinzia Zerba. edizioni Convalle, 2022

Scrivere thriller credo sia una vera scommessa con il proprio pubblico, essendo un genere letterario molto amato. Con i loro picchi di suspense e gli inaspettati colpi di scena, i thriller tengono il lettore incollato alle pagine, alimentando la curiosità e suscitando emozioni contrastanti.

Di ispettori, commissari e sovrintendenti ne conosciamo di nuovi sempre più spesso, di casi da svelare intriganti altrettanto, essendo numerose le variazioni sul tema: dallo sfondo storico a quello propriamente politico, fino al distopico e al mistery. Scrivere un thriller insolito diventa dunque la vera sfida.

“Il colpo di pistola risuonò per la stanza, mentre schizzi di sangue imbrattavano la tappezzeria verde dell’hotel Manatthan, che era diventata in un attimo un campo di tulipani rossi.”

Cinzia Zerba sceglie di mescolare il thriller psicologico al giallo più tradizionale, affidandosi a una vena più “poetica” nelle sottotrame. L’ambientazione è invece un omaggio al territorio natìo, l’Oltrepò Pavese, e per i lettori locali non sarà difficile individuare i luoghi in cui accadono gli eventi, in primis l’abbazia dove si consumano i reati misteriosi sui quali indaga la giovane e neopromossa commissario Viola Ferrari. Sin dalle prime pagine, la protagonista ci viene presentata come una donna determinata, concreta e particolarmente attenta al suo aspetto fisico.

Non a caso, la sera in cui si avviano le indagini presso l’Abbazia di San Benedetto indossa un paio di décolleté costose dal tacco dodici. La donna ascolta impassibile la descrizione degli eventi accaduti poche ora prima nell’eremo, definiti “sovrannaturali” da Don Michele, che “si trovava nel chiostro quando aveva udito un urlo disumano, che lui stesso aveva definito demoniaco, e che poco dopo era stato seguito da altri. (…) Si era inginocchiato baciando la statuetta della Madonna, terrorizzato, mentre attorno a lui tracce di sangue spuntavano come tulipani sulle lenzuola bianche, a terra, sui muri, ovunque. Forse il demonio aveva avuto accesso a quel luogo sacro? Lui ne era convinto.”

Dall’indole razionale, Viola, invece, ritiene si tratti di una “questione del tutto umana” che di demoniaco non ha alcunché. Affiancata da una squadra di uomini, dal burbero e deciso vicequestore Massimo Castelli, dal risoluto Russo, dal sensibile alle moine femminili Mattia Berardo, e dal premuroso Pieracci, mantiene la sua linea di condotta volitiva e professionale. Quando resta sola, però, le accade di fare incubi e di avere strane visioni che hanno come protagonista un bambino di circa dieci anni. Il passato torna a bussare, con le ingombranti sofferenze che Viola ha imparato a tenere sotto controllo.

Proseguendo le indagini, comincerà a ricredersi sulla sua rigida visione razionale della vita. È questo uno degli aspetti singolari di Rosso tulipano. In seguito alle sue ricerche, Viola Ferrari dovrà ravvedersi sui metodi investigativi più tradizionali, conquistando una nuova consapevolezza sull’esistenza umana. Come le nuove protagoniste dei più recenti thriller nostrani, Viola Ferrari si distingue per la voglia di non voler nascondere la sua femminilità, così come i tratti più accudenti della sua personalità, non è insomma indifferente ai richiami dell’amore nel significato più ampio del termine. Lavora in un mondo di uomini senza il conflitto di dover dimostrare la sua competenza. Come la precedente protagonista di Cinzia Zerba in La locanda di Ester, Viola Ferrari rivela una buona dose di resilienza, è una donna che impara a reinventarsi di fronte alle sconfitte e ai dubbi della vita.

La locanda di Ester di Cinzia Zerba. Edizioni Convalle, 2021.
La locanda di Ester di Cinzia Zerba. Edizioni Convalle, 2020.

Rosso tulipano è un thriller basato su una duplice dicotomia: fede-ragione, bene-male, una ambivalenza che richiama il concetto del perturbante di cui ci ha parlato Sigmund Freud. Quanto fino a un dato momento della nostra vita ci è sempre sembrato familiare, conosciuto e sicuro, appare d’improvviso estraneo e inquietante. È proprio nell’incantevole abbazia che avvengono fatti inspiegabili che celano del misterioso. Ed è nell’immagine del tulipano rosso, tra i fiori più graditi e che celano nel loro significato il simbolo dell’amore, che si nasconde la ferocia della violenza. Tutte le sicurezze che Viola riveste nel metodo scientifico dell’investigazione cominciano a vacillare di fronte alle sue visioni, tutto il bene che si crede racchiuda un luogo sacro si rivela nell’altra sua metà in ombra.

Tanto più nascondiamo a noi stessi emozioni che riteniamo negative o sbagliate, tanto più queste troveranno sempre un modo per riemergere, e nel riemergere esse ci procureranno angoscia e spaesamento, sentimenti fisiologici di un nuovo divenire di noi stessi, concetto che ritroviamo nei grandi classici del genere gotico e horror, e che per la forza propulsiva che esso contiene li rende intramontabili al pubblico, quelli di Poe, Lovercraft e del contemporaneo King.

Scheda del libro

Rosso tulipano di Cinzia Zerba. edizioni Convalle, 2022

Autore: Cinzia Zerba

Genere: Narrativa/Thriller

Casa editrice: Edizioni Convalle

Pagine: 150

Prezzo: Euro 14,00

ISBN: 978-88-85434-94-3

 

Chi è Cinzia Zerba

Cinzia Zerba, autrice de "La locanda di Ester" Edizioni Convalle 2020

Vive a Voghera con il marito, i due figli, tre gatti e un cane. Ama viaggiare, leggere e scrivere. A partire dal 2014 partecipa a una serie di concorsi letterari, aggiudicandosi menzioni d’onore e ottime posizioni in classifica. Nel 2015 vince la prima edizione del concorso “Dentro l’Amore”, ideata da Stefania Convalle di Edizioni Convalle con il racconto “Stella Novella”. Nel 2017 collabora alla stesura di alcun iracconti contenuto nel libro “Il silenzio delle donne. Il coraggio delle parole” edito sempre da Primula Editore.È membro dell’Associazione C.H.I.A.R.A., Centro antiviolenza di Voghera. “La locanda di Ester” è il suo primo romanzo, pubblicato da Edizioni Convalle nel 2020. Partecipa ai laboratori di scrittura creativa di Stefania Convalle e contribuisce con il racconto “Un tranquillo Natale a Parigi” alla raccolta Edizioni Convalle Racconti di Natale insieme ai collaboratori del laboratorio stesso, contribuendo al’iniziativa benefica ad essa collegata.