Intervista a Skribi Bistrot Letterario – Parole Suoni Gusto.

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Skribi Bistrot Letterario – Parole Suoni Gusto. Intervista alle librerie d’Italia

Elena Manzari racconta di Skribi, lo spazio pugliese dinamico e multiforme dedicato alla lettura e a tutto il mondo che le ruota attorno, che presto diventa anche bistrot letterario con il sostegno prezioso della amica e socia Marica Tricase. Con lei inauguriamo la nuova rubrica mensile delle interviste alle librerie d’Italia.

Conversano, anticamente chiamata Norba, è una cittadina delle Murge Basse a 30 chilometri dal capoluogo pugliese che vanta, tra le sue origini storiche, l’appartenenza all’impero romano, il dominio normanno e aragonese che ne hanno fatto nel tempo un centro architettonico di rilievo fra monasteri, chiese e palazzi nobiliari, come il prestigioso castello risalente all’epoca normanna, appunto, che oggi i visitatori possono ammirare nella Piazza della Conciliazione. In questa cornice storico-artistica, nella primavera del 2018 la vivace, intraprendente e appassionata Elena Manzari inaugura uno spazio variegato votato alla lettura e alle attività ad essa correlate, che lo rendono un vero e proprio laboratorio culturale.

Fino a qualche anno fa le statistiche mettevano in luce che nelle regioni del sud Italia il numero delle librerie era veramente esiguo. Oggi le cose stanno cambiando e, seppure quella di aprire una libreria in piccoli comuni rappresenti una sfida spesso rischiosa, c’è chi non si abbatte di fronte ai numeri ma, sfoderando spirito imprenditoriale e puntando su passione e competenza, investe in progetti dinamici e innovativi. E così, tra sogni, prove di coraggio e iniziative sempre nuove, la libraia indipendente conversanese parla della sua attività dando il via alla nuova rubrica di Mi libro in volo dal titolo Interviste alle librerie d’Italia.

Ciao Elena, grazie per aver subito accettato di partecipare a questa prima chiacchierata che Mi libro in volo dedica ai librai d’Italia. Che ne dici di presentarti subito, assieme al tuo impegno di libraia indipendente, ai lettori del blog?

“Ciao Domizia, sono io che devo ringraziare te per l’attenzione che mostri per il mio lavoro. In poche battute, posso dire che ho cominciato parecchi anni fa, nel settembre del 2001 per la precisione, in una piccola Feltrinelli di Bari, ero appena fresca di laurea e avevo una passione/ossessione: i libri. Da allora non mi sono mai fermata cambiando cttà (sono stata molti anni a Roma) e formandomi nel dettaglio anche sul lavoro redazionale (correzione bozze, editing, ufficio stampa). Ho avuto con alcuni soci una piccola casa editrice che ormai non c’è più mentre attualmente sono l’ufficio stampa di un altro interessante progetto editoriale, TerraRossa edizioni. Da appena cinque anni, da quando cioè è nato mio figlio Leonardo, la mia attenzione si è spostata anche all’editoria per bambini ed ho scoperto un mondo meraviglioso dietro illustrazioni e storie per i più piccoli.”

Immaginando di essere un’autrice che presenta un luogo speciale, in cui si respira un profumo inebriante e si vivono incredibili avventure, descriveresti lo spazio di Skribi al pubblico che ancora non lo conosce, compresa la trasformazione che ha subito di recente?

“La libreria Skribi era una piccola libreria di 40 mq che si prestava benissimo alla definizione di “una meravigliosa stanza piena di libri”. Con il passare del tempo (per fotuna pochissimo tempo) ho compreso che 40 mq mi stavano stretti. Da qui l’idea di ampliare lo spazio e integrare un angolo ristorazione, la conoscenza di una lettrice diventata amica e poi socia, Marica Tricase, e l’idea di far nascere un bistrot letterario nel nostro paese.”

Elena Manzari nel suo spazio di 40 metri con cui ha iniziato l’avventura di libraia, oggi ampliato con un angolo ristorazione.

Elena e la lettura sono i due poli di un binomio inseparabile. La tua è una vera e propria esistenza votata ai libri. Sei praticamente cresciuta fra di loro: leggendo per passione prima, poi studiando e infine lavorando. Come la definiresti questa tua grande passione?

“Non saprei fare altro perché ho sempre e solo fatto questo. Diciamo… uno stile di vita, dài!”

Avendo avuto modo di osservare il mondo dei libri da diverse prospettive, cosa diresti del rapporto che i lettori italiani hanno con la lettura?

“Mal digerisco le persone che parlano male dei lettori italiani, in Italia abbiamo tanti lettori (non tantissimi, eh!) che tuttavia leggono male. Ma demonizzando la cattiva lettura non facciamo altro che allontanarli, dovremmo invece sostenerli e far capire che una volta letto Fabio Volo (autore che tutti snobbano ma che tutti leggono, classifiche e dati vendita alla mano) dovrebbero passare ad altro. Con i piccoli ci riesco molto bene, con i grandi è più faticoso ma so che prima o poi ci riuscirò.”

Un libraio rappresenta, in fondo, un vero e proprio confidente per il lettore. Il contatto che si stabilisce sin dal primo incontro è diretto, vis à vis e, inevitabilmente, empatico. Come ti comporti davanti a un nuovo lettore-cliente che entra nella tua libreria?

“Sono me stessa. Non fingo, non faccio smorfie se mi chiedono cose strambe; se accettano il consiglio mi rendo disponibile; se mi consigliano qualcosa prendo davvero appunti perché appartengo alla categoria delle persone che credono che la cultura sia scambio infinito e reciproco di sapere. E chiacchiero, chiacchiero molto. Perché un libraio indipendente, soprattutto in un piccolo centro come il mio, oltre a librofilo e contabile diventa anche uno piscologo e un confidente.”

Se un lettore è indeciso sul libro da leggere, che tipo di consigli ti senti di dargli?

“Cerco di capire quali siano i suoi gusti e consiglio sempre libri che ho letto e apprezzato. Al massimo libri che non ho letto integralmente ma di cui mi sono informata. Insomma: il consiglio deve essere onesto, se consigliassi una schifezza pur di vendere il cliente non tornerebbe più da me. Fiducia, sempre.”

A leggere si comincia da bambini. Oggi il pubblico dei piccoli è sempre più attratto dalla tecnologia, uno spazio virtuale e rumoroso che sta sostituendo quell’atmosfera magica che la lettura solitaria e, al contempo fantasiosa, regalano da sempre i libri. Che tipo di approccio proponi ai tuoi piccoli lettori, che partecipano numerosi alle iniziative che Skribi offre loro?

“Li faccio ridere. I bambini hanno bisogno di divertirsi con i libri, ai libri seri ci pensa la scuola. Se catturi un bambino con un libro divertente lo hai conquistato al primo colpo e poi, piano piano, puoi pensare di passare ad altro. Immagina, per avvicinare i piccoli alla lettura ho creato le feste di compleanno in libreria: lettura animata, merenda e laboratorio. Torta finale, canzoncina e divertimento garantito.”

La libraia Elena Manzari conquista i bambini con letture animate di libri divertenti.

Adesso passiamo ad approfondire il rapporto libreria-editoria. Tu sei, forse, uno dei pochi esempi sul nostro territorio che vanta alle spalle una collaudata competenza nel ramo dell’editoria, che tradotto vuol dire che conosci bene quello che vendi, non solo per il loro contenuto, ma perché sei direttamente coinvolta nelle dinamiche che ruotano attorno al sistema della pubblicazione. Quali sono, allora, le strategie che Skribi adotta per lanciare i titoli e offrire alternative al dannoso, per la vostra categoria, acquisto sugli e-commerce?

“Il lettore che viene da me sa perché è in libreria. Perché io riesco a dargli qualcosa che l’acquisto online non gli dà: competenza, professionalità, conoscenza e empatia. Non sono un automa, in quello che faccio ci metto l’anima. E il lettore lo sente e rinuncia volentieri allo sconto.”

In qualità di agente di servizi editoriali sei spesso presente alle Fiere dei libri. Come pensi possano tali eventi arricchire, non solo in termini economici, il legame lettore-libri?

“Ultimamente per esigenze familiari alle fiere ci vado poco. Però posso dire che sono un momento davvero particolare per capire le dimamiche dell’intera filiera editoriale.”

E adesso la domanda che forse un po’ tutti i librai si sono sentiti fare o sperano sempre che i lettori pongano loro: quali libri non devono mancare sul comodino di un vero appassionato di libri?

“Come lettrice sono davvero stramba, leggo più cose insieme e blocco la lettura se ciò che sto leggendo non mi prende. Sì, perché il libro deve catturarmi e conquistarmi. E siccome la lettura è un piacere se leggendo questo piacere non lo provo io mi fermo (ovvio, mi capita di riprendere libri dopo mesi o addirittura anni: alle volte mi ricredo altre… proprio no!). Te ne dico uno su tanti, Il giovane Holden di Salinger.”

Skribi è il Bistrot Letterario nella città pugliese di Conversano, in provincia di Bari.

Se invece di un consiglio libresco ti venisse chiesto se vale la pena, oggi, investire in una libreria, con tutte le difficoltà che l’impresa comporta, quale sarebbe la tua risposta?

“Se sei un lettore appassionato non aprire una libreria. Finirai con l’odiare i libri. Ci vuole preparazione, esperienza, umiltà e pazienza, tantissima pazienza.”

Quest’anno ricorre il centenario della nascita del noto autore definito genio della fantasia, orgoglio della letteratura nostrana, Gianni Rodari. Egli ha affermato: «Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo.» In conclusione, ti chiedo dunque di citare la frase sul valore dei libri che Elena porta da sempre nel cuore…

Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine. Virginia Woolf.”

E noi auguriamo a tutti i lettori affezionati di continuare a leggere con i consigli della libraia Elena Manzari.